Seguendo l’esempio di molti musei americani e inglesi, anche i musei di Parigi rilasciano sotto pubblico dominio una enorme collezione.
Una buona notizia per gli amanti dell’arte che non hanno la possibilità di spostarsi, ma anche per chi vuole semplicemente soddisfare una curiosità. La rete museale di Parigi infatti ha creato una nuova sezione del proprio sito, in cui ha reso disponibili, con la formula del pubblico dominio più di 150 mila opere d’arte in versione digitale.
L’arte che tutti possono usare
Non c’è bisogno di essere tecnici per capire quanto può essere stato mastodontico il lavoro necessario per digitalizzare 150 mila opere. E il fatto che siano rese disponibili con la formula del pubblico dominio è senza dubbio positiva. Infatti significa che chiunque può utilizzare quelle immagini, senza restrizioni, anche per creare altre opere o nei propri lavori.
Un modo lodevole di intendere l’arte, che già molti musei, in particolare del mondo anglosassone.
Dipinti e fotografie di pubblico dominio
Collegandoci alla pagina ufficiale, disponibile in francese e in inglese, possiamo, attraverso la sezione Images in the public domain, accedere a tutte le opere rilasciate in questo modo.
Il sistema offre una ricerca libera, che grazie a un buon sistema di tag e categorie ci permette anche di navigare comodamente a partire da un qualsiasi oggetto per categoria, periodo storico, tecnica artitstica e moltissimi altri parametri. Addirittura è possibile effettuare ricerche per colore.
Il sistema di navigazione è principalmente in francese, ma funziona in modo molto intuitivo, per cui basta prendere un minimo di confidenza per poterlo sfruttare senza problemi.
Collezioni curate di opere da scaricare
Ogni opera che apriamo ha una propria pagina, una scheda con le informazioni principali. Possiamo scaricarle, visualizzarle nel dettaglio grazie alla funzione Zoom e addirittura vedere se esistono diverse versioni della stessa opera.
Ricordiamo che tutto il materiale presente nella sezione dedicata al pubblico dominio è rilasciato sotto licenza Creative Commons ZERO, che corrisponde appunto al pubblico dominio. Che, come possiamo leggere sul sito ufficiale significa che
“Puoi copiare, modificare, distribuire ed esibire l’opera, anche per scopi commerciali, senza richiedere autorizzazioni“.